Il nuovo DPCM ha annunciato l’assunzione di migliaia di dipendenti, tramite concorsi, per la Pubblica Amministrazione, nel 2023. Ecco cosa sapere.
Concorsi Pubblica Amministrazione 2023 DPCM: è tempo di nuovi concorsi e nuove assunzioni.
Lo scorso 12 giugno, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le nuove assunzioni rientreranno, come annunciato dal Ministro Zangrillo, nel piano assunzioni, che prevede l’inserimento di 170’000 nuove figure, per il 2023.
Ecco nel dettaglio.
Gli enti autorizzati potranno ricorrere allo scorrimento delle graduatorie già esistenti o procedere con nuovi concorsi.
I nuovi assunti saranno inquadrati tramite contratti a tempo indeterminato.
Qui di seguito un elenco delle posizioni cercate:
Consiglio di Stato: 106 posti, di cui
Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM): 111 posti, di cui
Dipartimento Protezione Civile: 22 posti, di cui
Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica: 50 posti, di cui
Ministero della cultura: 1.159 posti, di cui
Avvocatura generale dello Stato: 167 posti, di cui
Ministero della difesa: 2.229 posti, di cui
Ministero dell’economia e delle finanze: 474 posti, di cui
Dipartimento archivi notarili del Ministero della giustizia: 37 posti, di cui
Ministero della giustizia, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: 282 posti, di cui
Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia: 107 posti, di cui
Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi Ministero giustizia: 6.518 posti, di cui
Ministero dell’interno: 1.173 posti, di cui
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale: 250 posti, di cui
Agenzia delle dogane e dei monopoli: 1.128 posti, di cui
Ministero del lavoro e delle politiche sociali: 39 posti, di cui
Ministero della salute: 94 posti, di cui
Agenzia delle entrate: 1.989 posti, di cui
AIFA (Agenzia italiana del farmaco): 6 posti, di cui
ACT (Agenzia per la coesione territoriale): 19 posti, di cui
AICS (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo): 8 posti, di cui
AGID (Agenzia per l’Italia digitale): 28 posti, di cui
ITA (ex ICE)-Agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane: 26 posti, di cui
ANSV (Agenzia nazionale sicurezza volo): 1 posto per funzionario tecnico investigativo.
ANSFISA (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie): 4 posti per dirigente seconda fascia.
ARAN (Agenzia per la rappresentazione negoziale delle Pubbliche Amministrazioni): 8 posti per funzionari.
Ispettorato nazionale del lavoro (INL): 354 posti, di cui
INPS (Istituto nazionale previdenza sociale): 3.434 posti, di cui
Parco nazionale dell’Asinara: 3 posti, di cui
Parco nazionale del Circeo: 1 posto area assistenti.
Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile): 52 posti, di cui
Parco nazionale del Gargano: 2 posti, di cui
Parco nazionale del Gran Paradiso: 3 posti, di cui
Agenzia industrie e difesa: 75 posti, di cui
Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: 5 posti, di cui
Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna: 1 posto area funzionari.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Le assunzioni e promozioni al personale pubblico impiego centrale sono uno schiaffo agli enti locali medio piccoli che sono sottodimensionati e non hanno risorse per nuove assunzioni. Ogni Presidenza del Consiglio (ricordo Conte) assumono senza ritegno personale per il funzionamento della Presidenza del Consiglio (amici o amici degli amici). Per questo le Regioni chiedono autonomia per essere meno dipendenti dalla farraginosa burocrazia centrale, che detta regole (a volte incomprensibili) agli enti locali.